COME GUADAGNARE SULLA SALUTE DEL CONSUMATORE
L’olio extravergine di oliva porterà dei problemi salutari ai consumatori a causa dell’ennesimo scherzetto provocato da alcuni stabilimenti oleari italiani, che falsificavano i documenti di trasporto etichettando un pessimo olio come extravergine d’oliva. “Grazie” a questo scherzetto, sono stati venduti 400.000 kg d’olio fatto passare per extravergine d’oliva e ciò ha provveduto ad aumentare la crisi economica che stiamo affrontando, poiché la frode equivale a 4.000.000 di euro. Ovviamente non si tratta dell’olio extravergine d’oliva raccolto negli uliveti, ma dell’enorme quantità d’olio di scarsa qualità che viene sottoposto al processo di deodorazione, allo scopo di creare ex novo un olio etichettato come “extravergine d’oliva”. Nel dettaglio, sappiate che un olio contenente oltre 150 mg/kg di alchil esteri non deve essere etichettato come extravergine d’oliva: infatti, l’olio “vero”, vale a dire quello ottenuto subito dopo la spremitura delle olive, contiene al massimo 10/15 mg/kg di alchil (con delle eccezioni di 30 mg/kg). Questa specie di olio viene venduta a prezzi troppo bassi nei supermercati: questi prezzi, infatti, non bastano neanche a coprire le spese di raccolta delle olive, ma questa specie d’olio ha un valore commerciale tre volte inferiore all’originale extravergine d’oliva, ecco dov’è il guadagno dei frodatori!
La speranza: da aprile entrerà in vigore un regolamento europeo che bloccherà la frode olearia, ma ciò significa che fino a quella data a nostra insaputa saranno imbottigliati altri oli di bassa qualità e con contenuti altissimi di alchil; inoltre, questi oli avranno una scadenza di diciotto mesi. Finalmente questa norma porrà fine alla concorrenza sleale sia per quanto riguarda la produzione economica nazionale - che sta mettendo in difficoltà le 250.000 piante italiane – sia a livello consumistico, poiché l’olio d’oliva è importantissimo non solo a tavola ma anche nel settore cosmetico e salutare, in quanto contiene sostanze antiossidanti ed è usato anche nella cura del colesterolo. Mentre attendiamo con ansia il 1° aprile, vi consigliamo di comprare olio (e gli altri prodotti alimentari) venduto al miglior rapporto qualità/prezzo, ovvero che non sia inferiore a sei euro al litro. Comprate l’olio dai produttori diretti o fate attenzione ai marchi più famosi, poiché spesso sono di proprietà straniera: controllate sempre che l’olio riporti l’etichetta di origine nazionale delle olive.
Emanuele Lopes, Responsabile de La Lega della Terra Cerveteri
Per maggiori informazioni: legadellaterra@ilfascioetrusco.org