venerdì 13 gennaio 2012
Il Movimento dei Forconi (movimento radicato nel mondo agricolo e pastorale) e Forza d'Urto ( associazione di autotrasportatori) hanno indetto dal 16 al 20 Gennaio una mobilitazione in tutta la Sicilia. Questi Movimenti stanno legittimamente portando le proprie azioni di lotta alle forme più esasperate ed estreme a causa della inconcludenza e della inutilita' degli incontri finora intercorsi tra i suddetti movimenti e le autorita' politiche ed istituzionali. Forza Nuova ritiene da tempo che il mondo della Terra e degli autotrasportatori siano stati colpiti a morte da un sistema politico che vuole portare l' Italia delle categorie e dei mestieri a scomparire e pertanto appoggia incondizionatamente la mobilitazione di questi giorni. Il Segretario nazionale di Forza Nuova On. Roberto Fiore e' intervenuto affermando: "La Rivolta in atto in Sicilia si allargherà ben presto a tutte le regioni del Sud Italia per divenire un fatto nazionale. O si sta dalla parte di Monti , della BCE, e della schiavitù bancaria o si sta dalla parte delle categorie, del popolo che non ce la fa più e che non vuole perdere la propria dignità". "Inoltre," ha concluso Fiore " e' necessario che venga attuato subito l'art 40 dello Statuto siciliano che prevede che il Banco di Sicilia emetta denaro unilateralmente per fronteggiare il crollo sociale in atto. Questa misura statutaria, oltre che la riduzione della benzina a 70 centesimi, e' la mina sociale che Forza Nuova, a fianco di agricoltori e autotrasportatori, intende fare esplodere".Per Info: fiore@forzanuova.org
martedì 15 novembre 2011
Rilancio dell'agricoltura
Forza Nuova ritiene che un popolo costretto ad importare ciò che mangia inizia il suo cammino verso la schiavitù. Le lobby al potere in Italia ed in Europa hanno stabilito che il mondo della Terra deve scomparire, e con se quelle tradizioni, quegli usi e quelle bellezze che a questo mondo sono intimamente legati. Il nostro paesaggio non sarebbe ciò che è, se non fosse stato plasmato e lavorato per secoli dalla sapienza e dalla tenacia di generazioni di contadini. Per salvare il mondo rurale si deve intraprendere un'azione di rilancio del lavoro agricolo e dell'allevamento attraverso sgravi fiscali per chi lavora, protezione del prodotto italiano rispetto ai mercati extraeuropei ed il blocco dei prodotti cinesi e del terzo mondo. Gli Istituti Agrari non devono produrre più solamente periti e burocrati ma uomini e donne che sappiano fare della Terra una fonte di ricchezza e di stabilità sociale. Forza Nuova continuerà a battersi sempre a tutela del consumatore proteggendolo da frodi alimentari, pericolose per la nostra salute, spesso causate dai soliti prodotti cinesi.
lunedì 14 novembre 2011
CI VUOLE FEGATO! INTESTINO, POLMONI, CUORE, OCCHI...MMMMMMMMM...IL KEBAB
In riferimento ad una persona coraggiosa, sentiamo spesso dire che “ha fegato”. Il fegato, infatti, rappresentava il coraggio e la forza fisica addirittura ai tempi degli Etruschi. Avete fegato, quindi, per mangiare il kebab? Sì, immagino che molti di voi l’abbiano fatto almeno una volta. Ormai è un cibo che spopola in tutte le città europee, ma qualcuno ha in mente di che cosa sia veramente composta la “carne” del kebab? Non penso, altrimenti nessuno mangerebbe quel "gustoso" panino imbottito. Quel sapore anche ‘non male’ e molto appetitoso del kebab è dovuto al risultato della lavorazione di carni con quantità spropositate di grasso animale e spezie: ecco cosa inganna il palato!
Ciò che viene detto ai consumatori e che le carni usate per fare il kebab sono pollo o vitello, ma non è così! La maggior parte di esse sono un miscuglio di carne di pecora e di maiale (per via del loro basso costo) con l'aggiunta di mille spezie e di aromi artificiali di pollo e vitello per far prendere il sapore della cosiddetta carne. Ma non finisce qui: infatti, tra gli ingredienti della "carne" kebab troverete anche intestino, polmoni, cuore, lingua, occhi, scarti di macelleria, ossa, denti e tra il 98% e il 277% della quantità accettabile di sale (il nemico numero uno dei vasi sanguigni).
In quasi tutti i kebab che sono stati analizzati si sono riscontrati batteri dannosi all’organismo, quali l’Escherichia Coli e lo Staphylococcus Aureus. Non finisce qui, poiché la totalità dei kebab diffusi in Europa contiene una quantità elevatissima di conservanti e additivi chimici, ovvero sostanze altamente cancerogene. Inoltre, durante il loro trasporto all’interno dei negozi dove vengono venduti al pubblico, questi rotoloni di carne vengono ripetutamente congelati e scongelati e tutti sappiamo bene che anche il continuo cambio di temperatura altera il cibo e non ci fa bene.
La Lega della Terra ha fegato e dice NO al kebab! Tu, dopo aver saputo i veri “ingredienti” del kebab (tra cui l’economica carne di pecora), hai ancora del fegato per vivere da pecora?
Simone D’Abbruzzi, Lega della Terra Cerveteri
Ciò che viene detto ai consumatori e che le carni usate per fare il kebab sono pollo o vitello, ma non è così! La maggior parte di esse sono un miscuglio di carne di pecora e di maiale (per via del loro basso costo) con l'aggiunta di mille spezie e di aromi artificiali di pollo e vitello per far prendere il sapore della cosiddetta carne. Ma non finisce qui: infatti, tra gli ingredienti della "carne" kebab troverete anche intestino, polmoni, cuore, lingua, occhi, scarti di macelleria, ossa, denti e tra il 98% e il 277% della quantità accettabile di sale (il nemico numero uno dei vasi sanguigni).
In quasi tutti i kebab che sono stati analizzati si sono riscontrati batteri dannosi all’organismo, quali l’Escherichia Coli e lo Staphylococcus Aureus. Non finisce qui, poiché la totalità dei kebab diffusi in Europa contiene una quantità elevatissima di conservanti e additivi chimici, ovvero sostanze altamente cancerogene. Inoltre, durante il loro trasporto all’interno dei negozi dove vengono venduti al pubblico, questi rotoloni di carne vengono ripetutamente congelati e scongelati e tutti sappiamo bene che anche il continuo cambio di temperatura altera il cibo e non ci fa bene.
La Lega della Terra ha fegato e dice NO al kebab! Tu, dopo aver saputo i veri “ingredienti” del kebab (tra cui l’economica carne di pecora), hai ancora del fegato per vivere da pecora?
Simone D’Abbruzzi, Lega della Terra Cerveteri
venerdì 21 ottobre 2011
IN ITALIA E IN EUROPA VINCE IL BIOLOGICO
Nonostante la crisi economica che fa innalzare le percentuali di cibo che non possiamo più permetterci, Coldiretti annuncia un aumento del 13% di prodotti biologici e del 28% di spesa diretta dal produttore.
Questi risultati (relativi soltanto al primo trimestre 2011) ci dimostrano che gli italiani iniziano ad esser consapevoli di quanto sia importante un’alimentazione sana, sia per se stessi, sia per i terreni agricoli, che più producono e più sono in grado di rigenerarsi e riprodurre le primizie italiane che tutto il mondo ci invidia. Dall’altra parte dell’oceano, gli Stati Uniti “stanno spingendo l’Unione Europea affinché adotti la stessa politica aperta nei confronti delle coltivazioni OGM, nonostante la reticenza dei consumatori verso prodotti geneticamente modificati”, questa è quanto dichiarato da Ciolos, il Commissario UE all’Agricoltura.
Gli agricoltori, guardando al futuro, sono ben speranzosi per quanto riguarda quel 28% di fiducia meritata ed instaurata con i consumatori. Inoltre, sapere che l’Unione Europea, di cui l’Italia fa parte, ha espresso la sua piena contrarietà ai “surrogati del cibo” (spero mi concediate il termine), poiché non potranno mai sostituirsi alla freschezza, alla genuinità ed ai benefici che solo i prodotti della terra ci possono dare per vivere in modo sano ed equilibrato, ci inorgoglisce sempre più del nostro lavoro. In Italia già ci sono molte coltivazioni di organismi geneticamente modificati, in particolare segnaliamo il mais “Mon 810”, che però ha avuto scarso successo poiché è stato rifiutato già da Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo ed Ungheria.
Speriamo che la Commissione all’Agricoltura dell’UE continui su questa linea, poiché in Italia le risorse ci sono e le materie prime pure.
I prodotti agricoli spesso vengono snobbati perché tutti vanno sempre di fretta ed è di moda e molto più comodo (?) comprare cibo già lavato, disinfettato, confezionato e maggiorato economicamente: cari consumatori, è davvero così lunga la procedura di lavaggio della lattuga?
Emanuele Lopes, Lega della Terra Cerveteri
Questi risultati (relativi soltanto al primo trimestre 2011) ci dimostrano che gli italiani iniziano ad esser consapevoli di quanto sia importante un’alimentazione sana, sia per se stessi, sia per i terreni agricoli, che più producono e più sono in grado di rigenerarsi e riprodurre le primizie italiane che tutto il mondo ci invidia. Dall’altra parte dell’oceano, gli Stati Uniti “stanno spingendo l’Unione Europea affinché adotti la stessa politica aperta nei confronti delle coltivazioni OGM, nonostante la reticenza dei consumatori verso prodotti geneticamente modificati”, questa è quanto dichiarato da Ciolos, il Commissario UE all’Agricoltura.
Gli agricoltori, guardando al futuro, sono ben speranzosi per quanto riguarda quel 28% di fiducia meritata ed instaurata con i consumatori. Inoltre, sapere che l’Unione Europea, di cui l’Italia fa parte, ha espresso la sua piena contrarietà ai “surrogati del cibo” (spero mi concediate il termine), poiché non potranno mai sostituirsi alla freschezza, alla genuinità ed ai benefici che solo i prodotti della terra ci possono dare per vivere in modo sano ed equilibrato, ci inorgoglisce sempre più del nostro lavoro. In Italia già ci sono molte coltivazioni di organismi geneticamente modificati, in particolare segnaliamo il mais “Mon 810”, che però ha avuto scarso successo poiché è stato rifiutato già da Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo ed Ungheria.
Speriamo che la Commissione all’Agricoltura dell’UE continui su questa linea, poiché in Italia le risorse ci sono e le materie prime pure.
I prodotti agricoli spesso vengono snobbati perché tutti vanno sempre di fretta ed è di moda e molto più comodo (?) comprare cibo già lavato, disinfettato, confezionato e maggiorato economicamente: cari consumatori, è davvero così lunga la procedura di lavaggio della lattuga?
Emanuele Lopes, Lega della Terra Cerveteri
lunedì 18 luglio 2011
Gli agricoltori in rivolta ad Avola come nel 1968
Stamattina il Movimento dei Forconi che fa parte di una federazione nazionale di agricoltori ha occupato la cattedrale di Avola per sensibilizzare ancora una volta il governo regionale e nazionale sulla grave crisi agricola e soprattutto protestare contro il Ministro Romano che ha bloccato i debiti dei lattari della Repubblica Padana. Avola rappresenta l'Unità degli agricoltori siciliani da dove partirà una grande manifestazione che si svilupperà il 20 Luglio alle ore 8:00 in p.zza della Stazione a Messina. La rivendicazione degli agricoltori si basa sui seguenti punti: - riduzione dei costi di produzione - legalità in agricoltura - blocco della debitoria per tutti gli agricoltori italiani così come è stato fatto per i lattari del nord. Movimento dei Forconi
Martino Morsello 328/6009880
Martino Morsello 328/6009880
martedì 31 maggio 2011
LOTTA AL CINIPIDE,ALLARMI E SPERANZE
CONTRO IL CINIPIDE SERVE LA LOTTA CHIMICA...
Così titolava un quotidiano locale qualche giorno fa dando voce ai membri della Comunità Montana Valle Dell'Irno secondo i quali,data la gravità della situazione,la via degli insetticidi sarebbe l'unica salvezza per i nostri castagneti...
Noi di Lega Della Terra condanniamo tali intenti ed invitiamo i conduttori a non effettuare trattamenti che servirebbero solo ad avvelenare noi e la nostra terra.
Esperimenti di lotta chimica sono stati già effettuati e non hanno prodotto risultati apprezzabili,hanno dei costi mostruosi e un impatto ambientale improponibile.
Questo imenottero ha un ciclo vitale relativamente breve e dal momento in cui sfarfalla non si nutre,quindi bisognerebbe trattarlo con qualche prodotto che esplichi il suo effetto per contatto,un po' come i comuni antizanzare in bomboletta per capirci.
Ammesso e non concesso che questo funzioni ci sarebbe da affrontare il problema del periodo in cui effettuare i trattamenti, perchè,come è ovvio,questi parassiti non sfarfallano tutti nello stesso momento rendendo necessario effettuare i trattamenti con cadenza estremamente ravvicinata per tutto il periodo dello sfarfallamento,il che implica un'immissione nell'aria di quantità spaventose di pesticida, con ovvie ripercossioni sulla nostra salute.
In definitiva esistono sostanzialmente due tipi di insetticidi,quelli pericolosi per contatto che causano danni alle vie respiratorie e al sistema nervoso e quelli residuali che non hanno effetti immediati come i primi ma lasciano residui nel terreno avvelenando quindi il sottobosco (funghi e tartufi in primis) e le falde acquifere.
Pensiamo poi agli impollinatori che verrebbero sterminati da questi trattamenti e ci chiediamo: Come pensano questi signori di far fruttificare i castagni?
Siamo disgustati dal fatto che tali dichirazioni provengano proprio da chi le nostre montagne dovrebbe proteggerle e curarle, e stupiti dal fatto che oggi,ad organizzare convegni sul tema cinipide siano le stesse persone che hanno spianato la strada all'infestazione importando di tutto e di più in tema castanicolo e che, poco più di due anni fa, gridarono all'eresia quando il Nostro movimento presentò al riguardo un'interrogazione parlamentare alla commissione Europea per chiedere misure preventive e i fondi necessari allo svolgimento delle stesse.(qui la risposta)
Ci auguravamo un'intervento deciso dell'amministrazione comunale,ma ne quella uscente ne quella in carica vollero prendere posizione contro la lotta chimica.
Del resto cosa ci potevamo aspettare da ammistratori coinvolti in attività di import-export delle castagne?
Proprio in questi giorni in castagneti del Comune di Bagnoli irpino sono stati effettuati dei lanci di Torymus sinensis, antagonista del Cinipide con relativo sito di moltiplicazione massiva, questo è il modo giusto per salvare i nostri castagneti!
DIFFIDATE DI CHI PROPAGANDA LA LOTTA CHIMICA E NON EFFETTUATE TRATTAMENTI.
giovedì 26 maggio 2011
Fiore: Forza Nuova sostiene ALTRAGRICOLTURA e i Pastori Sardi
On . Roberto Fiore Per Info: fiore@forzanuova.org
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