giovedì 2 dicembre 2010

... E ANCORA MONNEZZA!



Continua l'emergenza rifiuti in Campania ed il sindaco di Napoli,Rosa Russo Iervolino, spinge affinchè le province di Avellino e Benevento si adoperino per ospitare i rifiuti prodotti dalla popolazione partenopea.
Secondo La Iervolino queste due province dovrebbero farsi carico della "monnezza" Napoletana poichè la città capoluogo da sola non riesce a far fronte allo smaltimento, in quanto possiede il 50% della popolazione regionale ma solo l'8% del territorio.
Noi di Lega della terra riteniamo che la Iervolino si sia dimostrata incapace di far fronte al problema rifiuti non prendendo nemmeno in considerazione l'idea di attuare una politica volta a diminuirne la produzione e a far partire la raccolta differenziata.
Passano gli anni,cambiano le amministrazioni ed i governi,ma l'emergenza rifiuti a Napoli non viene risolta e questo è inaccetabile, sopratutto se consideriamo quanto denaro pubblico è stato speso per queste emergenze!
Questo è il momento di dire basta all'arroganza di questi amministratori che nel migliore dei casi si dimostrano incapaci di gestire la cosa pubblica, e nel peggiore collusi col malaffare!
Inutile ribadire che il nostro movimento non lascierà nulla di intentato per evitare che le nostre amate terre vengano trasformate in immondezzai,ci mobiliteremo per la salvaguardia del nostro territorio e del diritto alla salute!
Riportiamo di seguito una nota di Andrea Caporaso,coordinatore provinciale di Forza Nuova Benevento,che vuole essere un appello sia per la Iervolino che per il presidente Caldoro a risolvere il problema a monte,facendo partire la raccolta differenziata.

"Si ripresenta, ancora una volta, il mai sopito né risolto problema della spazzatura campana e questa volta a riportarlo in auge è la "sindachessa partenopea", che con impavida faccia tosta afferma: Napoli non può gestire da sola la produzione dei propri rifiuti, incredibile, sarebbe come dire: "Visto che a casa produco troppa immondizia e ho poco spazio, gran parte la sverso dal mio vicino perché ha un bel campo spazioso ed incontaminato".
Tutto questo come se la soluzione definitiva del "problema monnezza" in Campania, sia dove diavolo interrare le migliaia di tonnellate di spazzatura prodotte a Napoli e non, invece, far di tutto per produrne poca, attuando una differenziata intensiva.
Ancora una volta, il principio sacrosanto della solidarietà nazionale, viene usato strumentalmente a scapito di territori già in passato umiliati e mortificati dalla finzione dell’interesse nazionale.
E' intangibile che il nostro territorio ha come unica via di salvezza economica la purezza dei suoli, ma purtroppo, dopo questi continui stupri, ogni via di rinascita si allontana.
Vista cotanta ingegnosità politica, dobbiamo dedurre che nel beneventano non bastano le mega discariche di Sant'Arcangelo Trimonte e di Montesarchio, che inquinano, contaminano ed infettano gran parte del nostro Sannio, ma quale coronamento dell'edificio "di monnezza", vogliono addirittura ampliare le già ingombranti e puzzolente montagne di spazzatura già esistenti.
La risposta del popolo sannita deve essere una, chiara e netta: Abbiamo già dato!
L'Amministrazione comunale partenopea e la Regione Campania, se veramente hanno a cuore la risoluzione del problema, devono obbligarsi in prima persona a ridurre i cumuli di spazzatura prodotta là dove questi sono effettivamente abnormi e devono evitare di prendere costantemente in giro la gente campana disinformandoli e mentendo, quando definiscono che la discarica è l'unica vera risoluzione del problema!
Nei quartieri di Napoli, dove sono presenti cumuli enormi di spazzatura, ripetiamo, il problema non è solo togliere quelli già presenti dalla strada, ma evitare che domani altri di pari dimensioni se ne formino, e l'unica via per far ciò e la tanto odiata raccolta differenziata!
E non ci vengano a dire, come sono soliti fare, che la differenziata costa, perché come si vede, grava molto di più in bilancio, questa finta e continua emergenza, che ha ingrassato, ingrassa ed ingrasserà soltanto gli amministratori corrotti e le mafie!
Quindi, caro sindaco Iervolino e caro governatore Caldoro, rimboccatevi le maniche e risolvete il problema, non certo però pensando di militarizzare le discariche esistenti o creandone di nuove, ma avviando caparbiamente la raccolta differenziata, che è l'unico vero strumento, utile per ridurre immediatamente le quantità enormi di spazzatura! Pertanto vi preghiamo, onde evitare di farci "civilmente incavolare", di non continuare ad inquinare e avvelenare la nostra terra, dove viviamo e vorremmo che i nostri figli vivano sanamente".

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