giovedì 25 marzo 2010

Futuragra inoltra ricorso contro il decreto Zaia.


La battaglia per il mais OGM si annuncia dura e aspra. Il Ministro Luca Zaia ha firmato un decreto che ne vieta la coltivazione in Italia, nonostante il parere positivo del Consiglio di Stato. Futuragra, l’associazione che ha innescato tutto il processo di approvazione della coltivazione del Mon810 sotto brevetto Monsanto e che parla a nome di molti coltivatori padani, è contro il decreto Zaia e per bocca di Silvano Dalla Libera, agricoltore di Pordenone annuncia che sarà presentato ricorso.

Ha detto Dalla Libera:

Impugneremo il decreto e mi auguro che il governo lo bocci perché non può essere un ministro o una associazione di categoria come Coldiretti che blocca l’innovazione in Italia. Io spero nel buonsenso di alcuni politici, soprattutto del PdL che predica la libertà ma alla fine questa libertà a noi agricoltori non viene data. Noi vogliamo coltivare questo mais per dimostrare che il mais ogm è sanissimo e dà più reddito agli agricoltori in un momento di crisi come questo: in Italia abbiamo avuto un calo di reddito nell’agricoltura del 25% e le aziende stanno chiudendo.

Secondo Dalla Libera coltivare mais Ogm porterebbe a un guadagno di circa 300/400 euro per ettaro e conclude:

Prenderemmo tutte le misure necessarie, hanno paura che vengano a galla tutte le falsità sugli ogm.

Personalmente non credo alla possibilità per gli agricotori Italiani di guadagnare di più con le coltivazioni OGM, in quanto la natura dei problemi legati alle nostre realtà, credo sia da ricercarsi in un assurda rincorsa alle grosse produzioni,che,il nostro Bel Paese poco propenso è a concederci,a causa di una morfologia che rende impensabile trovare più aziende che abbiano a disposizione migliaia di ettari da dedicare ad una singola coltura come invece avviene in altri continenti.Sarebbe opportuno allora vietare non solo la coltivazione, ma anche la commercializzazione di mais OGM in Italia, per far si che i nostri produttori non debbano scontrarsi continuamente con queste realtà con le quali non potranno mai competere?Ovviamente è una provocazione ma sarebbe interessante capire da che parte stanno sia i cittadini che gli agricoltori,nonchè gli studiosi che si occupano di OGM.


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