19/03/2010 |
![]() Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha aperto con queste parole la conferenza stampa, nella Sala Verde del Ministero, per la firma del decreto di stop alle coltivazioni di un mais OGM, a meno di 24 ore dalla decisione presa all’unanimità dalla Commissione prodotti sementieri geneticamente modificati di negare l’autorizzazione alla coltivazione dello stesso mais. “La Commissione, riunitasi ieri e composta da due rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, due del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, due del Ministero della Salute, dai rappresentanti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto, ha dato un segnale chiaro e in linea con il volere del popolo sovrano, che noi siamo intenzionati a rappresentare e difendere fino in fondo”. “La motivazione squisitamente tecnica della contrarietà è nell’assenza delle condizioni che garantiscano la coesistenza fra coltivazioni OGM e coltivazioni OGM-free, come previsto dalla legge, condizioni che da più parti – dove forse non si ha chiaro che la libertà propria finisce laddove comincia quella del vicino - si sta tentando di presentare come fatto irrilevante. Ecco – ha proseguito Zaia -di quali articoli è composta, a mio personale parere, la legge del buon senso: 1. Siamo la culla della biodiversità, con 4500 prodotti tipici frutto di secoli e secoli di storia; 2. dove si coltivano gli OGM, gli agricoltori non guadagnano di più; basti dire che oggi alla borsa di Chicago il mais è quotato a 101 euro alla tonnellata, contro i 146 euro/ton delle borse europee; 3. il mais transgenico, la cui coltivazione è autorizzata da anni in Europa, non copre più dell’1% della produzione totale; 4. il vero business delle multinazionali non sarebbe nella coltivazione, ma nel brevetto delle sementi e delle eventuali, successiva ibridazioni; in poco tempo la terra sarebbe nelle mani di pochi uomini, come è accaduto in India e come si sta cercando di fare anche nel continente africano, dove la prima voce che si è levata a difesa degli africani è quella della Chiesa; 5. gli OGM non servirebbero a sfamare il mondo perché non mi risulta che esista un patto etico per regalare un’eventuale sovrapproduzione a chi muore di fame; 6. dove si vendono gli OGM, i ricchi mangiano biologico, i poveri i cibi geneticamente modificati. Non siamo oscurantisti, ma gente di buon senso, che rispetta il volere del popolo”. Il decreto firmato dal Ministro, passerà ora alla sottoscrizione dei Ministri della Salute e dell’Ambiente. |
domenica 21 marzo 2010
Ogm, Zaia firma pubblicamente il decreto di stop alle coltivazioni. “Scriviamo una pagina della storia dell’agricoltura italiana”o
Riprendiamo questa notizia direttamente dal sito:www.politicheagricole.it .
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