lunedì 26 luglio 2010

Chiudono i consorzi agrari


Ormai la notizia è ufficiale,i consorzi agrari delle province di Salerno,Napoli ed Avellino,dopo aver trascorso svariati anni in liquidazione coatta amministrativa,chiudono i battenti.
L'onere della decisione e della conseguente comunicazione è ovviamente risultato a carico del dott. Giovanni Tomo,attuale commissario del C.A.I. SA.NA.AV (Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno Napoli ed Avellino),che in una riunione tenutasi questa mattina presso la sede di Avellino,ha ufficialmente liberato da ogni impegno agenti e dipendenti.
Verranno ora avviate le pratiche per la mobilità dei dipendenti,mentre per gli agenti non resta che lo sconforto per aver dato anima e corpo ad una realtà che non c'è più ed è sicuramente a loro che va la solidarietà della Lega Della Terra.
Si chiude così,tra lo scontento degli addetti ai lavori, la storia di una delle istituzioni più significative che questo secolo ha visto passare sul mondo agricolo,si perchè i consorzi agrari non devono essere ricordati come un carrozzone politico così come li ha fatti diventare la politica moderna, ma come centri nevralgici degli scambi,degli ammassi dei cereali,delle pratiche di piano verde, (pratiche di pagamenti agevolati che i consorzi agrari mettevano a dipsposizione degli agricoltori negli anni difficili del post terremoto del 1980) e come punto di riferimento per l'assistenza che veniva offerta in ogni settore,dalla zootecnia alla cura delle colture,senza contare che proprio i consorzi agrari sono stati i primi,insieme alla S.I.A.P.A a credere ed investire nella lotta biologica alle problematiche delle colture.
In conclusione,l'unica cosa che sicuramente emerge da simili situazioni è la sofferenza economica dei luoghi in cui in cui si verificano,perchè un'azienda che chiude,non è sintomo di benessere.

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