Pubblico questa nota di Emanuele Lopes spinto dal ricordo del mercato coperto del mio paese che anni fa è stato demolito per far posto ad una piazzetta intitolata a Giovanni Palatucci.
Chissà se un giorno si potrà ricostruirlo e dare così il giusto valore al lavoro delle piccole aziende agricole,senza contare poi la possibilità di vendere beni alimentari in un ambiente igienicamente sano piuttosto che per strada.
Il titolo riporta un noto proverbio attraverso cui possiamo sintetizzare il concetto base di mercato: “un luogo di vendita di prodotti artigianali”, non un moderno supermercato, bensì un familiare luogo di ritrovo in cui il cliente può instaurare un rapporto di fiducia con l’agricoltore, che si reca dalla fattoria al mercato coi suoi prodotti freschi e genuini.
I primi mercati risalgono all’epoca Greca, Etrusca e Romana ed in seguito sono nati anche nel Medioevo come dei veri luoghi di competizione, in cui i commercianti realizzavano col massimo impegno i propri prodotti d’artigianato o caricavano il proprio mezzo di trasporto coi migliori frutti della loro terra. Oggi in Italia i mercati coperti stanno scomparendo, poiché le persone preferiscono fare un salto al supermercato che offre i prodotti a prezzi contenutissimi, poiché in scadenza o rimanenze di magazzino. Nella Capitale sono presenti mercati coperti in quasi tutte le circoscrizioni.
A Ladispoli il mercato coperto è una solida realtà da anni e possiamo fare lo stesso discorso per il mercato ittico di Civitavecchia. A Bracciano nel 2008 venne inaugurata la Filiera Corta, ovvero il primo mercato dei contadini della città lacustre. In quanto a Cerveteri, i nostri concittadini anziani ricordano con piacere il mercato giornaliero, che oggi è impensabile ed anomala se si pensa al potenziale cerite: c’è un’altissima percentuale di agricoltori, che darebbe vita ad un mercato vasto e variegato.
Eppure sono fortemente convinto che il mercato coperto qui sarebbe un ottimo investimento per gli agricoltori e per i cittadini. Perché a Cerveteri regna la pigrizia? A volte sembra di vivere nel Medioevo… e allora perché non ricominciar proprio da lì e progettare e realizzare un mercato al coperto? Basta poco: tre donne ed una testa d’aglio…
La Lega della Terra sta lavorando ad un progetto concreto per gli agricoltori di Cerveteri. Gli interessati possono contattarci attraverso il sito www.ilfascioetrusco.org.
Emanuele Lopes,
Lega della Terra Cerveteri
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