sabato 21 novembre 2009

Forza Nuova sul caso "acqua"




Mentre in Italia il Governo ha nuovamente decretato l'inserimento della gestione dei nostri acquedotti tra i servizi pubblici da mettere sul mercato per consentire una “autentica libera concorrenza” (cosa che, di fatto, equivale a voler considerare il diritto all'acqua come al semplice bisogno di una merce/servizio “qualunque” ...), nella Francia del liberista Sarkozy accade l'impensabile: il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, ha annunciato che la municipalità non rinnoverà i suoi contratti con le aziende.
Colpo duro per tutti i cittadini Italiani, visto che dal momento in cui si avrà la privatizzazione, il bene “comune”,cioè l’acqua, avrà un incremento inevitabile di prezzo viste le speculazioni che hanno come esempio quello del comune Parigino.
Impensabile fino a poco tempo fa che un governo apparentemente vicino ai bisogni dei cittadini, gli facesse pagare il bene primario.

Forza Nuova già in passato aveva sollevato il problema e come veggenti all’ora avevamo predetto il fatto: quello che è nostro non è “pubblico”, ma bensì comune; allora come fa uno Stato a privatizzare un bene comune,cioè di tutti?
Noi la sappiamo bene la motivazione per la quale il bene verrà privatizzato: mettere a sedere in qualche poltrona di controllo questo o quel appartenente ad un partito politico che se ne frega del benessere dei cittadini ma che ha a cuore solo il proprio portafoglio,accumulando stipendi, poltrone ed errori che andranno a gravare sulle tasche dei cittadini ( un triste esempio GAIA e Alitalia docet). Forza Nuova con le sue prossime iniziative inerenti il caso acqua, raccolta firme e presidi in citta’, vuole confermarsi come unica vera forza sociale che sta dalla parte dei cittadini e dei loro bisogni, mentre il resto dei partiti vuole solo occupare più poltrone possibili nei posti chiave dei bisogni umani.

cordiali saluti,Daniele Rifredi

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