E’ già da qualche anno che in Italia si è ripreso a coltivare la canapa tessile che è diversa dalla canapa indiana per un minore contenuto di Thc.
In passato il nostro Paese era uno tra i più apprezzati produttori e oggi se ne sono riscoperte le sue virtù: può essere impiegata non solo nel tessile dove è apprezzata per le fibre morbide e soffici dalle proprietà antiallergiche e antibatteriche, ma è anche una base per biocarburanti, farmaci, cosmetici, biomassa e rinforzo nel cemento armato per costruzioni antisismiche. La sua resa è interessante: 15 tonnellate di secco per ettaro.
La canapa non necessita per la sua crescita di grosse quantità di acqua, né di diserbanti, anche gli scarti della lavorazione sono riutilizzabili e può essere piantata in terreni da bonificare. Dunque per ogni altra informazione in merito all’acquisto delle sementi, a corsi di formazione che insegnano come avviare l’attività di canapicoltore e per ogni altra informazione di tipo gratuito ci si può rivolgere al Sig. Giraudo Felice di Assocanapa, l’associazione dei produttori di canapa che ha anche sedi in alcune regioni italiane.
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