martedì 19 gennaio 2010

COMMISSARIATO IL CONSORZIO DI TUTELA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA


Riferisce il Ministro Luca Zaia dal suo blog:

Ho appena commissariato il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala perché durante i controlli lo stesso presidente del Consorzio è stato sorpreso annacquare il latte. Ho gia’ firmato un Decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione. Da due anni a oggi la mia politica di tolleranza zero ha portato alla scoperta di molti casi di contraffazione di prodotti alimentari. A novembre i numerosi controlli nella Grande Distribuzione hanno rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere Mozzarelle di Bufala poiché contenevano almeno il 30% di latte di vacca.

Dunque dopo le mozzarelle alla diossina dello scorso anno, che causarono sia danni economici sia danni d’immagine, arriva prepotente una nuova mazzata e ad essere coinvolto direttamente,stavolta è proprio il Presidente del Consorzio di tutela.

Riferisce una notra stampa de Le Iene Show, in onda domani su Italia1:

Nel servizio in onda nella puntata di domani, mercoledì 20 gennaio 2010, Giulio Golia fa luce su alcune analisi giunte in busta anonima nella redazione del programma in cui risulta che, tra diversi caseifici certificati che producevano mozzarella di bufala con latte vaccino, è presente anche quello di proprietà di Luigi Chianese, presidente del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana D.O.P.


Dal canto suo Chianese replica:

«È fuori da ogni cognizione e abnorme il dato reso noto dal ministro Zaia secondo il quale dai controlli effettuati a novembre nella grande distribuzione sia stato rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere mozzarelle di bufala», dice Chianese. «Faccio questa affermazione - spiega - innanzitutto per tranquillizzare i consumatori. Quella che arriva sulle loro tavole è vera mozzarella di bufala. I dati a cui fa riferimento il ministro non sappiamo da dove arrivano. Sappiamo, e siamo felici di questo, che è stata nominata una commissione d’inchiesta che speriamo faccia presto luce anche sulla questione delle lettere anonime e delle illazioni di ogni genere che da due anni non fanno che gettare fango sull’intera filiera della bufala». Poi la staffilata finale: «I campioni prelevati dall’azienda di Luigi Chianese sono campioni di prima istanza e in quanto tali non validi a livello legale, almeno finché non si confermano i risultati con ulteriori analisi. E non solo: per legge devono rimanere, fino a prova contraria, riservati». Così non è stato, e dal presidente del Consorzio è partita una denuncia alla procura della Repubblica. «Ci sono stati troppi fatti strani» si legge in una nota del Consorzio nella quale si evidenza che riguardo alle dichiarazioni rilasciate da Zaia «all’ente consortile non è pervenuta allo stato alcuna nota ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole sulla base della quale poter commentare in modo dettagliato il caso».

Immancabile anche l'intervento dell'assessore all'agricoltura della regione Campania Nappi,che anche stavolta,si ricorda del ruolo che ricopre solo quando gli attori sono usciti ed il set è stato smontato:

«Siamo lieti dell’intervento del ministro Zaia, che ha annunciato il commissariamento del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala. Come Regione ci sentiamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate durante i controlli nelle aziende, perchè è inconcepibile che per le inaccortezze e le frodi di alcuni un’intera filiera, altamente strategica per la Campania, rischi di essere fortemente penalizzata», commenta l’assessore, «La Regione a tale proposito rivendica un ruolo più attivo, non contrapposto ma complementare a quello dei livelli nazionali. E fin dalle prossime ore incontrerò tutti gli attori della filiera bufalina per sviluppare un programma di promozione della mozzarella campana, su cui la giunta regionale ha già individuato le risorse economiche, che si fondi irrinunciabilmente su qualità e rintracciabilità dei prodotti».

A presto gli sviluppi della vicenda.


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