lunedì 28 settembre 2009

"UN'APE CONTRO TUTTI"





Tiene banco da un pò di tempo la diatriba tra apicoltori e quegli agricoltori dediti alla coltivazione del mais,scatenata dalla decisione del ministero dell'agricoltura, di concerto con quello della salute,di sospendere, in via cautelativa, l'uso dei neonicotenoidi (insetticidi sistemici il cui principio attivo,una volta assorbito dalla pianta viene traslocato sui giovani germogli in fase di crescita; ne è sconsigliato l'uso vicino ai corsi d'acqua, in quanto sono molto tossici per gli organismi acquatici, e nell'epoca di fioritura, poiché sono estremamente tossici per le api e gli altri insetti impollinatori) per la concia del seme,anche per il 2010.
A seguito di questa decisione i coltivatori di mais lamentano un'incremento dei danni da Diabrotica (Insetto di origine Americana come le maggiori industrie agrochimiche e produttrici di mais da seme) e l'Agrofarma (Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di federchimica) per voce del suo presidente Luigi Radaelli si dice "sorpresa e delusa della decisione del ministro che, inevitabilmente, comporta danni significativi prima di tutto all’intero comparto agricolo oltre che alle nostre aziende".
Dello stesso avviso l'Associazione italiana sementi, secondo la quale," la sospensione accoglie le richieste degli apicoltori, ma non tiene conto delle aspettative e delle esigenze dei maiscoltori che oggi, in piena fase di raccolta, stanno toccando con mano i pesanti danni causati dalla Diabrotica".
Di ben altro avviso,ovviamente, le associazioni degli apicoltori come la FAI (federazione apicoltori Italiani) che si dicono soddisfatte dei risultati ottenuti (2 casi di moria degli sciami contro i precedenti 185) e ringraziano il ministro per l'interesse mostrato impegnandosi a sostenere l'azione del ministro per l'avvio di ogni forma di collaborazione stabile tra apicoltori, agricoltori, istituzioni e industria chimica, affinché l'indispensabile azione impollinatrice delle api sia tutelata in quanto primo fattore della produzione agricola nazionale.
In questo contesto, come responsabile de la Lega Della Terra non mi riesce di schierarmi con l'una o l'altra categoria, in quanto ritengo siano due anelli della spina dorsale del Paese ma mi sento di consigliare ai maiscoltori di effettuare la rotazione delle colture per limitare i danni e di prendere con le pinze ciò che viene propinato loro dalle industrie agrochimiche interessate per lo più a piazzare prodotti che,al momento sembrano essere la panacea di tutti mali ma che fra qualche anno (come è accaduto per moltissimi principi attivi) si scoprirà essere estremamente tossici e non più utilizzabili.
A questo punto il dubbio è lecito:Le industrie Americane ci vendono il seme di mais,poi ci vendono i pesticidi per trattarlo e alla fine,ci vendono pure la granella...
...sta a vedere che ci prendono per il c...

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