Bruxelles, 29 gennaio 2010
Il comitato per lo sviluppo rurale ha approvato le ultime proposte presentate
dagli Stati membri e dalle regioni per l’utilizzo dei finanziamenti disponibili
nell’ambito del Piano europeo di ripresa economica e della Valutazione dello
stato di salute della PAC, nonché di altri trasferimenti all’interno della PAC,
con l’intento di fronteggiare problemi come la crisi economica, la crisi del
settore lattiero-caseario e i cambiamenti climatici. Nel periodo compreso fra
ottobre 2009 e gennaio 2010 sono stati modificati tutti i programmi di
sviluppo rurale e si dispone attualmente di un importo supplementare di
circa 5 miliardi di euro che potrà essere investito nel settore agricolo, nel
settore ambientale e nelle infrastrutture a banda larga per le zone rurali. Nella
riunione del gennaio 2010, il comitato per lo sviluppo rurale ha votato a
favore delle ultime sette modifiche (per quelle approvate nei mesi di ottobre,
novembre e dicembre 2009, cfr. IP/09/1568, IP/09/1813 e IP/09/1945) (vedere
tabelle nell’allegato 1). I finanziamenti saranno destinati in massima parte ai
settori della biodiversità (31,2% del totale, pari a 1,5 miliardi di euro) e della
gestione idrica (26,9%, pari a 1,3 miliardi). Per la ristrutturazione del settore
lattiero-caseario è stato stanziato il 14,5% della dotazione complessiva
(ossia 0,7 miliardi di euro), mentre le misure relative ai cambiamenti climatici
beneficeranno del 14,2% (0,7 miliardi) e le energie rinnovabili riceveranno un
supplemento pari al 5,6% del bilancio aggiuntivo disponibile (0,3 miliardi). Lo
sviluppo dell’infrastruttura a banda larga nelle zone rurali rimane un obiettivo
strategico importante, per il quale gli Stati membri hanno deciso di investire
il 35% dei fondi UE per la ripresa economica, pari a 360,4 milioni di euro su
un totale disponibile di 1 miliardo di euro.
Questo il commento della Commissaria per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Mariann
Fischer Boel: “L’attuale situazione economica e ambientale richiede interventi, non
solo nelle città ma anche nelle campagne. A livello europeo abbiamo preso iniziative
risolute e multiformi. La Valutazione dello stato di salute della PAC e il Piano
europeo di ripresa economica hanno reso disponibili nuove risorse finanziarie per far
fronte a problemi urgenti quali la ristrutturazione del settore lattiero-caseario e la lotta
ai cambiamenti climatici. Ora spetta agli Stati membri e alle regioni utilizzare questo
denaro in maniera oculata.”
Conferimenti aggiuntivi:
Nel 2009, in seguito alla Valutazione dello stato di salute della politica agricola
comune (PAC) e ad alcuni trasferimenti effettuati all’interno della PAC, si è reso
disponibile un eccedente di 3,9 miliardi di euro che gli Stati membri potranno
investire nello sviluppo rurale1. A questa dotazione si è aggiunto ancora 1 miliardo di
euro proveniente dal Piano europeo di ripresa economica, tra le cui priorità è stata
inserita la creazione e il potenziamento della banda larga nelle zone rurali.
Monitorare l’incidenza della spesa:
Gli Stati membri/le regioni rendicontano annualmente tutti i soldi spesi nell’ambito dei
programmi di sviluppo rurale (PSR), unitamente ai risultati ottenuti con questi
investimenti. A partire dal 2010, il rendiconto annuale comprenderà anche i fondi
aggiuntivi conferiti nei PSR in conseguenza della Valutazione dello stato di salute
della PAC e del PERE.
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