SE L’AGRICOLTURA NON VA……
NEPPURE LE VACCHE VANNO IN FIERA.
CONTRO LA PASSERELLA DEI POLITICI E LE LORO FALSE
PROMESSE DIAMO UN SEGNALE FORTE.
BOICOTTIAMO LA FIERA DI CREMONA.
Anche il latte entra nella crisi internazionale. Il sistema
economico mondiale, sostenuto da industriali e capitalisti, vede
crollare il mito della globalizzazione, della grande dimensione
come requisito per competere, della finanziarizzazione ad
ogni costo, dell’omologazione come unico modello culturale
ed economico. E’ ora di dire basta a gran voce.
La zootecnia italiana, sottoposta a più elevati costi di produzione
e ad una burocrazia estenuante, non può e non deve competere con i prezzi globalizzati del latte
estero, di dubbia provenienza, privo di tracciabilità e dei requisiti minimi di salubrità e sicurezza
alimentare.
Gli industriali stanno tirando troppo la corda, agevolati da un vuoto legislativo che permette loro
di spacciare il latte estero come italiano, dall’ assenza di trasparenza nell’indicazione di origine dei
componenti alimentari e dall’abitudine alla frode costituita dall’uso di latte e cagliate estere per
produzioni tipiche italiane.
Il ministro Zaia ha tradito la maggioranza degli allevatori onesti regalando le quote a chi
non ha mai rispettato la legge e che, con mille sotterfugi, non pagherà nemmeno le multe.
Zaia vuole abolire le quote latte, per fare il gioco degli industriali che chiedono più produzione e
minori prezzi alla stalla, lasciando con un pugno di mosche in mano le migliaia di allevatori onesti
che hanno investito sulle quote ed hanno coperto il surplus con affitti regolari.
Zaia si oppone alle giuste richieste di Francia e Germania di abolire le compensazioni nazionali,
per favorire il solito giochetto dei fuori quota. Il rispetto delle quote individuali porterebbe ad un
immediato calo della produzione con conseguente maggior ricerca da parte degli industriali italiani e ad un miglioramento del prezzo alla stalla.
Ciò non toglie che vada continuata e potenziata la lotta alle frodi fiscali ed alle adulterazioni alimentari.
Se, per il trattato di Schengen, è ormai consentito il libero passaggio di merci alle frontiere, noi
pretendiamo la presenza del NAS (nucleo anti sofisticazioni) ai nostri valichi, per controllare la
salubrità e la conformità delle merci in entrata.
Zaia favorisce solo gli allevatori della sua parte politica, i cobas del latte, quasi tutti leghisti. Noi
pretendiamo un prezzo del latte che garantisca una giusta remunerazione ed un giusto guadagno
ai nostri allevatori. Dov’è il Governo nella trattativa con gli industriali?
IL 23-24-25 OTTOBRE PRESIDIO E GAZEBO A CREMONA DAVANTI
ALLA FIERA AGRICOLA.
SABATO 24 ORE 12 CONFERENZA STAMPA
DEL SEGRETARIO NAZIONALE DI FORZA NUOVA,
ROBERTO FIORE.
Tutti gli allevatori sono invitati .
Per informazioni : cell 340-9653686- zattonipaolo @libero .it
La Lega della TERRA
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