mercoledì 28 ottobre 2009
Commissariata la Comunità Montana Terminio Cervialto Non passa l’equilibrio di bilancio
Riportiamo l'articolo del quotidiano "ottopagine" ma crediamo che le foto sopra rendano bene l'idea su quale sia la nostra posizione.
"Non passa l’equilibrio di bilancio e l’approvazione del conto consuntivo, arriva il commissario alla comunità montana “Terminio Cervialto”.
La giunta di centro sinistra guidata dal presidente Carmine Ragano è stata sfiduciata: 8 voti a favore 9 contrari.
Con questa votazione l’asse Pdl – Udc rimette la palla al centro, ma tecnicamente non ha i numeri per esprimere un nuovo presidente.
Ferruccio Capone, sindaco di Montella e portavoce del centro destra in consiglio dichiara: “I 9 sindaci che fanno riferimento a quest’area hanno espresso una posizione politica. Il presidente Ragano si è presentato in consiglio con una relazione che aveva lo scopo di intenerirci, ha chiesto un atto di responsabilità, ma alle nobili parole sulle responsabilità ha aggiunto anche delle frecciate in merito al fatto che non avrebbe consentito trappole, ha additato la responsabilità di instabilità ai sindaci espressioni di liste civiche”. “Noi riteniamo – prosegue Ferruccio Capone – che i richiami all’unità di Ragano siano stati tardivi, la saggezza politica gli avrebbe dovuto consigliare a giugno, subito dopo le elezioni amministrative, di convocare un incontro con i 6, 7 nuovi sindaci eletti e verificare sin da subito se c’erano le condizioni per rafforzare la maggioranza, invece ha preferito andare avanti con equilibri instabili. Anche sulla sentenza di pignoramento che pende come una spada di Damocle sull’ente, hanno sbagliato atteggiamento. Si tratta di una vicenda che risale agli inizi degli anni ’90, sulla quale l’attuale amministrazione non ha alcuna responsabilità, ma colpa ce l’hanno: quella di aver taciuto la cosa, eppure la sentenza è arrivata a gennaio, hanno cercato di dimostrare che non era un problema. Spero che Ragano abbia compreso che anche i sindaci “civici” sanno assumersi le responsabilità politiche”.
Per Aniello Chieffo, sindaco di Bagnoli Irpino, esponente del Pd e vice presidente dell’ente c’è rammarico per l’occasione mancata: “ La comunità montana poteva svolgere un ruolo di raccordo tra comuni sia per gli accordi di reciprocità che per altri strumenti che danno accesso ai finanziamenti. Il presidente Ragano non ha fatto un discorso politico, di appartenenza, ha detto con grande onestà: votiamo i documenti contabili, poi rimetterò il mio mandato. Ora arriva il commissario, ma la proposta politica non c’è. Forse si può ripartire da una ipotesi di accordo istituzionale”. E Aniello Chieffo individua il nocciolo della questione: “Questa nuova legge sulle comunità montane non funziona, crea un vero e proprio dissesto politico, una fibrillazione continua, ogni anno, ad ogni votazione cambiano equilibri, paradossalmente se a dicembre si riuscisse a formare una maggioranza, a marzo dopo la tornata elettorale nella quale votano 3 comuni appartenenti all’ente montano, quella maggioranza potrebbe non essere più tale”.
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