Quando la civiltà cede il passo all'economia, anche il Paese del buon cibo, dei vini pregiati, dei caldi oliveti dormienti sulle colline di province e paesi, china il capo alla globalizzazione ed alla logica del mercato sfrenato.
Chi ci compra con un panino ed una bibita è il mastodontico cocchiere che conduce la nostra carrozza di inestimabile valore verso le vie ad egli predilette, ci condurrà su sentieri tortuosi, finchè il potente cocchiere non sfiancherà i nostri cavalli e rovinerà le nostre forme.
Quando giungerà a destinazione cambierà semplicemente mezzo, con una valigia piena di denari, crediti e moneta frutto di usura. E noi saremo rovinati.
Finchè le multinazionali saranno i nostri cocchieri, la nostra terra sarà calpestata da serpenti stranieri.
E i serpenti ci danno anche da mangiare. Basta camminare per le vie delle nostre città. Spariscono lentamente le nostre attività, il pasto veloce imposto dalla società falsamente borghese cancella i nostri ristoranti. I nostri sapori ed i nostri odori. Li cancella a colpi di bibite dolciastre frutto del capitalismo, ci sfamano con carne di pessima qualità delle loro pessime terre. Pretendono di scandire i nostri ritmi concedendoci 5 minuti per un pasto ingozzandoci di mondezza senza poter guardare negli occhi il commensale che abbiamo di fronte.
Paradossalmente, quando ci si china per mangiare quelle assurdità temendo ne fuoriesca tutto il contenuto , si china il capo.
Per questo sorgono Mc Donald's a catena, si intriducono nei nostri locali con ingenti quantità di denaro e vi si sostituiscono. A chi vuole mangiare italiano non rimane che vagare, sperare che la chinatown del quartiere finisca presto e non ci si imbatta in qualche amenità koreana o thailandese. Purtroppo non è sempre così.
Magari ti viene sete di qualcosa non alcolico. E per qualche oscura ragione il 100% dei bar o servizi ristoro nei pressi dei luoghi di maggiore affluenza (stazioni ferroviarie/aereoporti/piazza) possono offrirti solo della COCA-COLA, non della Cola di marchio italiano. Solo della COCA-COLA alla spina.
Io difendo la mia terra, calpestata e sfruttata dallo straniero, mortificata con il denaro deturpata dal tempo moderno, distrutta dalle abnormi costruzioni in cemento che ospitano questi pseudo-ristoranti che ci avvelenano. Aperti 24 ore su 24. Come le tasche dei loro proprietari.
Fonte:
Massimo
www.testuggine.net
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