venerdì 9 ottobre 2009

DIECI DOMANDE PER ZAIA.


1. Signor Ministro, gli industriali lattiero-caseari sono agevolati da un vuoto legislativo che permette loro di spacciare il latte estero come italiano. In Italia infatti basta che una piccola percentuale del latte imbottigliato sia italiano per spacciare tutto il prodotto etichettato come made in Italy. Quanto dovremo aspettare ancora prima di sapere da dove proviene quello che beviamo?

2. Come lei sa, alle nostre frontiere entrano merci anche di dubbia provenienza, prive di tracciabilità, e spesso senza i requisiti minimi di salubrità e sicurezza alimentare. Quando si darà ordine ai NAS di controllare tutti i prodotti a base di derivati del latte?

3. Gli industriali italiani stanno tirando troppo la corda, quest'anno pagano il 30% meno ai produttori di latte.Il latte italiano, sottoposto a rigide regole sanitarie e a maggior costi produttivi ,viene pagato al prezzo globalizzato dei prodotti esteri. Quando il suo ministero deciderà di imporre un giusto prezzo alla stalla del latte realmente italiano, e di favorire la sua consumazione e la sua vendita?

4. La Sua richiesta alla Comunità Europea di stanziare soldi per l´ammasso privato di formaggi e latte in polvere va a vantaggio esclusivo di sostenere i prezzi di vendita al dettaglio e quindi a vantaggio di industriali e trasformatori. Quando si cercherà una buona volta di portare vantaggi al prezzo del latte alla produzione?

5. In molti caseifici e industrie lattiere si fa uso di latte estero, polveri di latte e cagliate di provenienza estera. Nei supermercati e nelle industrie arrivano ogni giorno ettolitri di latte estero sterile, semilavorati e polveri di caseina per poi essere trasformati industrialmente e diventare prodotti italiani all'insaputa dei consumatori. Quando saranno veramente tutelate le produzioni d´origine e le produzioni tipiche italiane ?

6. Lei, Ministro, ha regalato le quote a chi non ha mai rispettato le regole. Toglierà le quote a chi non pagherà le multe e continuerà con i contenziosi verso lo Stato?

7. Lei sa che abolire le quote latte vuol dire dare uno schiaffo agli allevatori onesti, che hanno investito per rispettare la legge e potrebbero ritrovarsi con mutui ancora da pagare per un capitale che Lei vuole non ci sia più ?

8. Lei sa che la sua politica di abolire le quote latte fa il gioco degli industriali, che chiedono più produzione e sempre minori prezzi alla stalla?

9. Lei si oppone alle giuste richieste di Francia e Germania di abolire le compensazioni nazionali, per favorire il solito giochetto degli allevatori fuori quota. Non trova che il rispetto delle quote individuali porterebbe ad un immediato calo della produzione con conseguente maggior ricerca del latte italiano ed un miglioramento del prezzo alla stalla ?

10. Quando, signor Ministro, toglierà quel fazzoletto verde dalla giacca ed inizierà ad essere il Ministro dell´Agricoltura di tutti gli allevatori italiani, e non solo di una parte politica?

Federazione Nazionale "Lega Della Terra".

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